Il difensore del Parma Giovanni Leoni è un obiettivo ambizioso, al centro di una guerra di offerte tra Milan e Inter, ma ha cose più importanti a cui pensare. "I miei esami sono più difficili".
Il difensore centrale ha solo 18 anni, ma ha ha già collezionato 17 presenze in Serie A, segnando anche un gol che ha contribuito a mantenere il Parma in massima serie.
Ciò si è rivelato sufficiente a renderlo uno dei giovani talenti più interessanti del mercato italiano. scatenando una battaglia tra le rivali di San Siro, Inter e Milan.
In un'intervista al Corriere del Veneto, ripreso da La Gazzetta dello Sport, spiega perché questa è l'ultima cosa a cui pensa in questo momento.
Leoni distratti dagli esami difficili

"Sono contento di aver finalmente finito la scuola, gli esami sono più duri che giocare a calcio, soprattutto quando vengo interrogato sulle opere di Pirandello", ha detto Leoni.
E non è solo perché è così distratto dai continui allenamenti e viaggi per lavoro: Leoni ha dovuto fare tutto questo anche mentre studiava.
“Ho sempre fatto fatica a studiare, soprattutto per via della dislessia, ma mi sono sempre impegnato tantissimo. Non mentirò, è stata dura conciliare tutto, sono riuscito a frequentare la scuola fino al primo quadrimestre della quarta, poi il passaggio alla Sampdoria, poi al Parma.
“Mi allenavo la mattina, facevo lezioni private il pomeriggio e ringrazio la scuola per essere stata molto disponibile con noi, che siamo sia studenti che atleti.”
Sta pensando al suo futuro, cercando di conciliare gli studi con la carriera calcistica.
Ho deciso di iscrivermi all'università, facendo educazione fisica. Mi sto orientando verso un percorso che mi permetta di seguire lezioni a distanza, così da potermi dedicare anche alla mia carriera in campo, ma la formazione è fondamentale e voglio continuare a farla.
Leoni ha solo 18 anni, ma sta affrontando molto bene la pressione improvvisa di diventare una stella della Serie A.
Vedere la mia faccia sui giornali non mi mette pressione. Anzi, mi fa piacere e mi aiuta a rimanere concentrato sui miei obiettivi. Per ora, rimango dove sono, perché Parma non è solo forte a livello sportivo, ma è anche un posto fantastico in cui vivere e il cibo è meraviglioso.
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