Samuele Ricci rilascia la sua prima intervista da giocatore del Milan, parlando del suo ruolo tattico preferito, di come ha imparato dai compagni e del perché ha scelto la maglia numero 4. "Rappresenta stabilità".
Il centrocampista ha completato questa settimana il tanto atteso trasferimento dal Torino a un costo di 23 milioni di euro più bonus, compreso un taglio del 10 per cento sulla futura commissione di rivendita.
Si è seduto con Canale YouTube ufficiale del Milan per ripercorrere le sue prime sensazioni indossando la maglia rossonera.
“Le emozioni sono tante. Non sono mai stato così in ansia come in questi ultimi giorni, ma è inutile dire che è un onore. Le aspettative sono alte e farò del mio meglio per essere all'altezza.”
Dopo aver concluso la stagione al settimo posto e aver mancato la qualificazione europea, i tifosi del Milan sperano che il nuovo allenatore Max Allegri possa puntare al titolo di Serie A.
“Sarebbe la cosa migliore, visto che indosso la maglia del Milan, un club così importante che deve dare sempre il massimo” ha osservato Ricci.
Penso che questo sia il momento giusto per me per fare questo passo. Ho trascorso alcuni anni all'Empoli in Serie B e Serie A, poi il Torino mi ha dato l'opportunità di crescere, imparando da allenatori come Ivan Juric e Paolo Vanoli.
"So che ho ancora molti aspetti da migliorare nel mio gioco e Milano è il posto migliore per farlo, perché sei circondato da alcuni dei migliori giocatori al mondo e impari costantemente.
“Sono una persona molto equilibrata, sia dentro che fuori dal campo, e penso che questo mi aiuti.”
Il Milan desidera l'influenza di Ricci a centrocampo

Ricci ha già giocato con alcuni dei suoi nuovi compagni di squadra del Milan, anche nella nazionale italiana, e rivela alcune di quelle conversazioni.
Ho parlato con Matteo Gabbia e gli ho chiesto informazioni su alcune cose del mondo Milan. Ci conoscevamo già dai tempi della nazionale, conosco anche Pobega.
Nel corso della sua carriera, Ricci ha già ricoperto diversi ruoli a centrocampo: dove si sente più a suo agio?
"Al momento, ritengo che il mio ruolo attuale di centrocampista centrale sia il migliore, ma ho giocato come mezzala, poi con Juric ero in un centrocampo a due, il che richiedeva tempi e movimenti quasi perfetti."
Il Milan ha una lunga storia di centrocampisti di classe: ce n'è uno in particolare che ha ispirato il nuovo arrivato?
"Il primo che mi viene in mente è Pirlo, che è un maestro in quel ruolo. Ho visto i suoi video da bambino e lo ricordo molto bene."

Ricci ha scelto la maglia numero 4, la stessa che aveva indossato anche con la maglia dell'Italia e in passato.
"Mi piace questo numero perché riflette chi sono, trasmette un senso di stabilità. Fuori dal campo, passo molto tempo con la mia famiglia."
Tra queste, una recente vacanza in Uganda, che non è la meta abituale dei calciatori europei.
“Vado in Africa da quattro anni ormai, e ogni volta che si torna da un viaggio del genere, si porta con sé qualcosa che arricchisce come persona. Vediamo persone che non hanno praticamente nulla, eppure trovano ancora motivi per sorridere, e questa è la migliore lezione di vita.”
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