Il centrocampista croato numero 08 Mateo Kovacic, il centrocampista italiano numero 08 Jorginho e il centrocampista croato numero 10 Luka Modric combattono per la palla durante la partita di calcio del Gruppo B di UEFA Euro 2024 tra Croazia e Italia allo stadio di Lipsia il 24 giugno 2024. (Foto di GABRIEL BOUYS / AFP) (Foto di GABRIEL BOUYS/AFP tramite Getty Images)

Jorginho ammette che il pareggio dell'Italia a sette secondi dalla fine contro la Croazia è stato "il bello del calcio", ma "a questo livello non puoi riposarti un secondo".

Il centrocampista dell'Arsenal era uno dei giocatori che si aspettavano di essere eliminati oggi, ma invece è stato il fulcro di un nuovo sistema tattico.

È stata una serata drammatica, poiché dopo che Gianluigi Donnarumma ha parato il rigore di Luka Modric per un'azione di Davide Frattesi, Modric ha segnato pochi istanti dopo e stava per assicurarsi il secondo posto nel Gruppo B.

Questo finché il clamoroso bigodino destro del subentrato Mattia Zaccagni non si ferma al 98'.th minuto per garantire L'Italia ha pareggiato 1-1 e affronterà la Svizzera agli ottavi.

“Questo è il bello del calcio, quando vedi che le cose sono dure, ma continui a crederci, credi nei tuoi compagni e continui a lottare, non ti arrendi mai e alla fine vieni ripagato. Dietro ciò che è successo c’è il duro lavoro del team e tutti meritano il merito”, Lo ha detto Jorginho a Sky Sport Italia.

“Possiamo sempre migliorare e in questo momento penso che dovremmo goderci questo risultato, questo momento speciale, perché queste situazioni vanno assaporate. Da domani ci siederemo e vedremo su cosa lavorare, ma siamo felici di vedere felici i nostri tifosi”.

Jorginho sulle questioni tattiche italiane

Gli Azzurri hanno utilizzato all'inizio il 3-5-2, che li ha visti più equilibrati, ma ancora una volta troppo lenti nel muovere la palla.

"Abbiamo avuto più controllo nel primo tempo, abbiamo commesso qualche errore giocando da dietro e situazioni in cui potevamo far loro del male", ha confessato Jorginho.

“Questo è qualcosa su cui dobbiamo lavorare. A questi livelli non si possono riposare gli occhi un attimo, prima abbiamo concesso un rigore e poi un gol assolutamente evitabile.

“Abbiamo reagito con orgoglio, continuando a spingere, spingere e spingere, finché non è arrivato il risultato”.

Luciano Spalletti era furioso con i giocatori che non hanno rischiato abbastanza e hanno commesso errori banali.

“Non ci accontentavamo solo di tenere la palla, cercavamo di spostarli fuori posizione. Il problema è che quando siamo arrivati ​​a fare passaggi verticali, li abbiamo smarriti e abbiamo sbagliato le cose tecnicamente”.

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