Vincenzo Italiano spiega le sue scelte per i quarti di finale di Conference League contro il Viktoria Plzen, as Fiorentina bisogna essere "più intraprendenti nell'ultimo terzo".

Si inizia allo Stadio Franchi alle 17.45:16.45 ora del Regno Unito (XNUMX:XNUMX GMT).

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In Repubblica Ceca l'andata si è conclusa senza reti, quindi qui chi vince prende tutto, soprattutto perché nei tornei UEFA non si applica più la regola dei gol in trasferta.

Se il punteggio complessivo è ancora in parità dopo 90 minuti, il pareggio andrà ai tempi supplementari e forse anche ai rigori.

Dovrebbe partire titolare Jack Bonaventura, ma non è nemmeno in panchina per un infortunio alla caviglia, indisponibile anche M'Bala Nzola.

“All'andata abbiamo fatto quello che avevamo preparato, ma siamo stati un po' lenti e non abbiamo creato abbastanza occasioni pericolose. Quindi l’idea oggi è quella di essere più determinati nel terzo finale, di tenere la palla e speriamo che la strategia sia quella giusta”. Lo ha detto Italiano a Sky Sport Italia.

“Jack ha giocato contro Genova con la caviglia gonfia non si sentiva bene, quindi con tante partite in vista abbiamo pensato che fosse meglio non rischiare e averlo invece al 100% per quelle partite. È deludente perché tutti sanno cosa porta alla squadra, soprattutto in queste partite importanti, ma è meglio così”.

Italiano ha chiesto 'energia positiva' e gli ultras hanno affisso striscioni in tutta la città invitando i tifosi a riempire lo stadio.

“Credo che questo sia fondamentale, perché conosco i ragazzi e i loro caratteri. Nel momento in cui vengono acclamati, spinti dal calore dei tifosi, possono dare molto, molto di più. Visto che anche quest'anno siamo sull'orlo di qualcosa di straordinario e lo stiamo facendo home Penso che accelerando il movimento della palla ed essendo un po’ più intraprendenti nel terzo finale possiamo creare problemi al Viktoria Plzen”.

Non sarà facile, dato che la squadra ceca ha mantenuto la porta inviolata per sette volte consecutive nella Conference League e finora è ancora imbattuta nel torneo vero e proprio in questa stagione.

“Gli ultimi 16 metri sembrano non sfondabili, ma quelle zone possono creare problemi a quelle squadre che difendono con un muro basso. Puoi creare occasioni lì, mandare le palle in area e magari finirle. Possiamo arrivarci con i terzini, con i centrocampisti, con gli attaccanti o con una palla sopra le righe.

"Mandragora sa leggere quelle situazioni e arrivarci, deve spingere in quelle posizioni".

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