Mario Balotelli ha nuovamente colpito lo "stupido" Zlatan Ibrahimovic, sostenendo che "è scomparso nelle partite importanti", mentre l'italiano rivela che i suoi unici rimpianti riguardano Inter, Manchester City e Liverpool.

La polemica è scoppiata quando Ibrahimovic è stato ospite sul palco del Festival dello Sport durante il fine settimana, criticando il suo ex compagno di squadra dell'Inter Balotelli per aver sprecato il suo talento e non aver colto ogni opportunità che si è presentata per fare un passo avanti nella sua carriera.

Balotelli ha risposto con una foto su Instagram di se stesso con in mano il trofeo della Champions League, che Ibrahimovic non ha mai vinto, e taggando lo svedese per assicurarsi che recepisse il messaggio.

SuperMario ha parlato oggi a TV Play e ha continuato a colpire il suo vecchio compagno di squadra.

“È strano che Zlatan mi abbia attaccato così pubblicamente senza motivo. Non mi interessa se preferisce Rafael Leao a me, è stato un commento un po' stupido", ha detto Balotelli.

“Zlatan ora ha creato questo tipo di personaggio attorno a sé, dove si identifica con Dio, quindi dovrebbe pregare Dio. Con la foto della Champions volevo solo dire che ho giocato partite importanti e forse in alcune è mancato lui.

“Sento assolutamente che il trofeo della Champions League è mio. Fino ad oggi non pensavo che ci fossero dubbi su questo. Quando un club vince la Champions League è impossibile non dare credito a tutti i componenti della rosa. Marco Materazzi ad esempio in quella stagione giocò pochissimo in Champions League, ma non si può dire che non la vinse”.

Attualmente in Turchia con l'Adana Demirspor, Balotelli smentisce l'affermazione di Ibrahimovic di aver sprecato ogni occasione della sua carriera.

“Ho commesso degli errori, avrei potuto gestire diversamente il mio talento. E' vero Ibrahimovic mi ha sempre detto che avrei potuto fare meglio, ma sul resto non ha ragione. Forse avrei vinto il Pallone d'Oro, questo lo posso dire con certezza.

“Ho sempre avuto una personalità più forte di Ibrahimovic, ecco perché non mi ha dato tanti problemi, ma la sua presenza per me è stata costruttiva. Ho visto Materazzi più come una figura da fratello maggiore che come Ibrahimovic”.

Balotelli arriva addirittura a celebrare apertamente la partenza dello svedese dall'Inter nell'estate del 2009, che segnò il precursore dello storico Triplete da parte della squadra di Jose Mourinho.

“Direi che la partenza di Ibrahimovic ha aiutato l'Inter a vincere la Champions League. Diego Milito era come il re Mida, tutto quello che toccava diventava oro, mentre Samuel Eto'o è sempre decisivo e mi sono trovato così bene con Wesley Sneijder che abbiamo lavorato di nuovo insieme a Nizza".

Alla domanda se avesse qualche rimorso, Balotelli ne ha scelti tre della sua carriera piuttosto movimentata.

“Ne ho solo tre. Non avrei lasciato l'Inter quando l'ho fatto, anche se fosse stato Rafa Benitez a spingere per la mia uscita. Avrei potuto fare la storia in nerazzurro.

"Inoltre non avrei lasciato il Manchester City e guardando indietro è stato un errore passare al Liverpool".

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