Antonio Conte ha ammesso il Tottenham potrebbe voler sbarazzarsi di lui prima della fine del suo contratto, il che significa che potrebbe essere licenziato per la terza volta nella sua carriera.

Il contratto del tattico italiano nel nord di Londra scade alla fine della stagione e non dovrebbe continuare nel club oltre l'estate.

“Ho un contratto in scadenza. Vedremo come finirà la stagione. Non si sa mai, il club potrebbe volersi sbarazzare di me prima. Forse avevano aspettative più alte e possono essere delusi", ha detto Conte ad Amazon Prime Video in Italia dopo l'eliminazione del Tottenham dalla Champions League per mano di Milano mercoledì sera.

Se il Tottenham esonererà Conte prima della fine della stagione, il tattico italiano sarà licenziato per la terza volta nella sua carriera.

La prima volta che Conte è stato esonerato è stato durante la sua prima stagione alla guida di una squadra professionistica. L'Arezzo, squadra di serie B, lo ha licenziato nell'ottobre 2006, assumendo un altro allenatore emergente, Maurizio Sarri. Conte è stato richiamato nel marzo 2007, ma non ha potuto aiutare l'Arezzo a evitare la retrocessione in Serie C anche perché Juventus perde a sorpresa l'ultima partita della stagione contro le dirette rivali granata Spezia a Torino.

Conte ha poi trascorso un anno e mezzo al Bari, guidando i Galletti alla promozione in Serie A e lasciando il club di comune accordo dopo la sua impresa.

Ha fatto il suo debutto in Serie A con Atalanta nel 2009, sostituendo a fine settembre Angelo Gregucci. Tuttavia, Conte si è dimesso dopo aver guadagnato 13 punti in 13 partite. Il Siena retrocesso lo ha ingaggiato nel maggio 2010 e il tattico italiano ha riportato i bianconeri in Serie A la stagione successiva, dopodiché ha firmato per la Juventus.

È rimasto a Torino dal 2011 al 2014, quando ha lasciato il club in modo controverso un giorno nella pre-stagione 2014-15. Fu poi nominato dall'Italia, rimanendo in carica appena due anni. Ha firmato per il Chelsea nell'estate del 2016 ma è stato licenziato due anni dopo, iniziando una battaglia legale con Roman Abramovich.

Quella è stata la seconda volta che Conte è stato esonerato dato che il periodo di due anni successivo a Inter si è conclusa di comune accordo tra società e allenatore pochi giorni dopo la conquista dello scudetto nerazzurro.

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