Il Fatto Quotidiano riferisce che la Procura della Repubblica di Torino ha respinto una richiesta di documenti di Cristiano Ronaldo in Juventus indagine. 

Il cinque volte Pallone d'Oro, attraverso i suoi legali, ha chiesto di visionare alcuni documenti dell'inchiesta sui bianconeri e sui loro stipendi occulti. Ciò è stato smentito dalla Procura della Repubblica di Torino, che ha chiarito di non essere legittimato a riceverli. 

Ronaldo ha già tre documenti di interesse, i suoi accordi privati ​​con la Juventus. Dopo aver rinunciato a quattro mesi di stipendio nelle prime battute del 2020, ha firmato tre documenti con il club per garantirgli tre mensilità di denaro, una se resta a Torino e un'altra se parte. Questi valevano 19.5 milioni di euro.

Il Fatto Quotidiano sottolinea come Ronaldo sarebbe a conoscenza della situazione se avesse in mano le carte dell'inchiesta, in quanto il consiglio di Alessandro Lucci – l'agente di Leonardo Bonucci e Juan Cuadrado – era chiaro che quei patti privati ​​non avevano “nessun valore legale protezione."

Sullo sfondo, una nota di una delle riunioni della dirigenza bianconera su 'Aggiornamenti Manovra 20/21', tenutasi nel settembre dello scorso anno, dettaglia come 'AA' - presumibilmente Andrea Agnelli - abbia chiesto un aggiornamento sulla situazione Ronaldo e ha sottolineato come " quest'ultimo se n'è andato senza curarsi di definire la sua posizione in merito alla manovra salariale».

AA poi "ha suggerito di non inseguirlo ma di aspettare che sollevi la questione se è interessato".

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