Dejan Stankovic conferma che non ci sarà Sampdoria panchina la prossima stagione, descrivendo il lavoro come una "missione suicida" e riconoscendo che l'obiettivo doveva essere quello di salvare il club dalla bancarotta.

La loro situazione in classifica era già disastrosa quando è subentrato all'esonerato Marco Giampaolo il 6 ottobre e le cose non sono migliorate particolarmente, visto che ha ottenuto tre vittorie in Serie A, otto pareggi e 18 sconfitte.

"Questa sarà la mia ultima partita su questa panchina, non sarò qui la prossima stagione", ha detto Stankovic a DAZN prima della partita con Napoli.

Hanno chiuso la stagione in fondo alla classifica, ma la buona notizia ricevuta questa settimana è che Massimo Ferrero ha accettato l'offerta pubblica di acquisto del patron del Leeds United Andrea Radrizzani, quindi potranno registrarsi al torneo di Serie B la prossima stagione piuttosto che fallire e iniziare di nuovo dal campionato dilettantistico.

“È stata una stagione molto dura da affrontare sotto tutti i punti di vista. Da un lato la società doveva prendere una decisione e me ne sono reso conto parlando con il presidente Marco Lanna. Potrebbero provare a salvare la Sampdoria non andando in Serie B, oppure provare a salvare il club. E' stata la decisione giusta, quella di salvare la Sampdoria, per tutti i tifosi e io ci includo.

“Qui ho imparato ad amare un club, a difenderlo e voglio ringraziare tutti per essere stati al nostro fianco. Non dimenticherò mai questi otto mesi. I tifosi erano l'unico raggio di luce in un tunnel senza fine".

Il discorso di addio a DAZN però non è stato del tutto positivo, visto che anche Stankovic aveva delle cose da togliersi dal petto.

Sul piano professionale la situazione in società è peggiorata notevolmente dopo il mio arrivo. Era già difficile a dicembre, ma una volta chiuso il mercato è diventato estremamente difficile. Sono rimasto deluso a livello professionale, perché quando vai in missione suicida, devi essere d'accordo su quello che stai facendo.

Il tecnico ha concluso ringraziando chi ha cercato ad oltranza di tenere a galla la Sampdoria.

“Ringrazio il mio staff, tutti quelli che ho incontrato qui, persone meravigliose. Ringrazio i giocatori, perché è stato difficile, ma l'abbiamo vissuta insieme e siamo stati uniti fino alla fine. “Mi dispiace, perché sono un professionista, ho rispettato la maglia e la società. Ringrazio i tifosi del Doria per il loro su

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