Secondo i rapporti, Roma dovrà giocare i restanti 20 minuti della partita di Serie A Udinese il 25 aprile, una decisione che fece arrabbiare i giallorossi.

La partita della settimana 32 è stata sospesa domenica scorsa alla 72nd minuto in cui Evan Ndicka è andato a terra con dolori al petto e difficoltà respiratorie.

È stato messo in barella e poi portato in ospedale dopo che un elettrocardiogramma ha dato valori 'preoccupanti' in infermeria, che hanno spinto i suoi compagni di squadra a chiedere la sospensione definitiva della partita.

Dopo una notte in ospedale si è scoperto che si trattava di un collasso polmonare e Ndicka ha festeggiato in campo ieri sera quando la Roma si è qualificata per le semifinali di Europa League.

Poiché l'andata di quella sfida contro il Bayer Leverkusen è il 2 maggio all'Olimpico, la Roma aveva chiesto di non riprogrammare questi 20 minuti al 25 aprile.

Vuol dire che quindi devono giocare Napoli il 28 aprile, mentre il Bayer Leverkusen avrà un giorno di riposo in più.

Ci sono riferisce questa sera che la Lega Serie A ha ignorato la loro richiesta e chiederà alle squadre di ritrovarsi al Bluenergy Stadium il prossimo 25 aprile.

Verona, Atalanta ed Empoli ha rifiutato di permettere loro di riprodurlo a maggio.

Come da regolamento della Serie A, un gioco sospeso riprenderà dal momento in cui si è interrotto, quindi devono riprendere dal 72nd minuto con il punteggio di 1-1.

Un pensiero riguardo “L’appuntamento per il riprogrammazione Udinese-Roma fa arrabbiare i giallorossi”
  1. Questo è davvero ridicolo. Se la partita viene sospesa, dovrebbe ricominciare dall'inizio. Chi ha stabilito questa regola vive in un altro mondo.

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