La decisione di Carlo Ancelotti di dimettersi dall'Everton per tornare al Real Madrid è nata da una telefonata off-hand con l'amministratore delegato Jose Ángel Sánchez.

Come dettagliato da La Gazzetta dello Sport, l'allenatore italiano ha telefonato all'amministratore delegato del Real Madrid in un pomeriggio di fine maggio, volendo recuperare il ritardo e fare una chiacchierata amichevole. I due hanno un rapporto molto cordiale e durante la chiamata hanno discusso di molte cose, come la disponibilità dei tanti giocatori in eccedenza dei Los Blancos e le eventuali opportunità di mercato.

Ancelotti voleva raccogliere alcuni giocatori per rafforzare la sua squadra dell'Everton, che quell'anno finì 10 ° in Premier League. Al termine della chiamata, l'italiano ha chiesto a Sánchez come stava andando la ricerca di un nuovo allenatore, dopo la partenza di Zinedine Zidane.

L'amministratore delegato del Real Madrid non ha nascosto la sua frustrazione, rilevando le difficoltà della ricerca e della preoccupazione presenti nella capitale spagnola. A questo punto Ancelotti si è offerto di rientrare, sorprendendo Sánchez, che ha prontamente chiesto qualche minuto per discutere l'idea con Florentino Perez.

Nel giro di tre giorni, Ancelotti è stato presentato come il nuovo allenatore del Real Madrid, iniziando il suo secondo mandato alla Casa Blanca.

L'allenatore italiano sta facendo un lavoro incredibile con i Blancos, guidandoli ai quarti di finale di Champions League dopo un difficile pareggio con il PSG e assicurandosi il primo posto in classifica, dando loro una concreta possibilità di vincere l'ennesima Liga titolo.

2 pensieri su “La storia del passaggio di Ancelotti dall'Everton al Real Madrid”
  1. E tutto questo nonostante abbia lasciato andare alcuni giocatori importanti e non abbia speso quasi nulla. Rispetto.

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