Inter Il capo Beppe Marotta assicura che non c'è 'motivo per non continuare' con Simone Inzaghi e devono togliersi dalla testa la Champions League durante la finale di Coppa Italia con Fiorentina.

Prende il via allo Stadio Olimpico di Roma alle 20.00:19.00 ora del Regno Unito (XNUMX:XNUMX GMT).

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I nerazzurri hanno già vinto la Coppa Italia la scorsa stagione e hanno già mantenuto la Supercoppa Italiana, ma oltre a questo sono anche qualificati per la finale di Champions League contro il Manchester City il 10 giugno.

Marotta aveva già detto la scorsa settimana che Inzaghi sarà 'sicuramente' l'allenatore anche nella prossima stagione.

"Non c'è motivo per non continuare il rapporto."

“L'Inter ha il dovere di essere sempre protagonista in ogni competizione, come dimostra chiaramente la bacheca. Siamo orgogliosi di essere in questa Finale, perché è un appuntamento a cui tutti teniamo e vogliamo alzare il trofeo contro una Fiorentina che sta bene e va rispettata.

“Servono grandi motivazioni, cosa non facile con tante partite da giocare. Non dobbiamo commettere l'errore di pensare ancora alla Champions League, che potrebbe essere un torneo più prestigioso, ma in termini sportivi altrettanto importante di stasera, per poi rimettere in carreggiata la posizione in Serie A".

È stato notato che Matteo Darmian e Samir Handanovic sono due giocatori che racchiudono la professionalità e l'operosità della squadra nerazzurra.

“Darmian è uno di quei rari giocatori nato e cresciuto a meno di 10 km dal campo di allenamento della Pinetina. È stato ingaggiato praticamente a titolo gratuito, è un grande professionista e un ragazzo meraviglioso che si fa sempre avanti quando viene chiamato dall'allenatore.

Handanovic è un esempio di professionalità ed è giusto che si faccia giocare stasera, avendo aiutato il collega per tutta la stagione".

Inzaghi ha ottenuto risultati notevoli nelle competizioni di Coppa nelle ultime due stagioni, ma ha faticato in Serie A, quindi a Marotta è stato chiesto se è un allenatore migliore nella navigazione tranquilla o in acque agitate?

“È impossibile immaginare una stagione in cui tutto vada alla perfezione. Le difficoltà non mancheranno, il mister è il leader e la società lo sostiene per superare i momenti critici. Durante quei momenti, può esserci un aumento della posta in gioco e della tensione, poiché è naturale aiutare tutti a farcela".

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