Miralem Pjanic ha sostenuto Massimiliano Allegri Juventus e ha avuto grandi elogi per il suo ex Roma compagno di squadra Daniele De Rossi.

Allegri sembra destinato a essere espulso dalla Vecchia Signora in estate mentre continua a imperversare il pessimo stato di forma del club. La sua squadra si è fermata sul 2-2 Cagliari venerdì, ovvero con appena due vittorie nelle ultime 12 partite di campionato, vedendo crollare la fiducia in Allegri.

Diversa storia per De Rossi alla Roma; l'ex centrocampista ha continuato a superare le aspettative e ha guidato la sua squadra fino alle semifinali di Europa League un paio di vittorie impressionanti su quella di Stefano Pioli Milano.

Pjanic sulla Roma e sulla Juventus di Allegri

Ne parlo alle pagine due e tre di oggi Corriere dello Sport, Pjanic ha riflettuto per la prima volta sulla sua decisione di lasciare la Roma per la Juventus nel 2016.

“Questo è il calcio. Sono rimasto cinque anni, ma in precedenza avevo rifiutato molte opportunità. La Juventus mi voleva già alla fine del terzo anno, io rifiutai perché sentivo di dover dare ancora qualcosa, volevo provare a vincere con la Roma.

“Non ci siamo riusciti, quindi ho deciso di provare qualcos'altro. L’ho fatto soffrendo, ma sapevo che era la decisione giusta. Mi cercava anche il PSG, sono andato alla Juve e non ho rimpianti. La Roma però resterà sempre nel mio cuore. Comunque te lo dico subito, su Daniele non avevo dubbi”.

Pjanic ha raccontato i suoi ricordi al fianco di De Rossi.

“Ho passato cinque anni con lui e mi aspettavo di trovarlo in panchina un giorno. Sono felice, è un amico e lo apprezzo. Sta facendo vedere il suo calcio e sono contento del suo rinnovo. Ora arriva la parte difficile, riuscire a mantenere questo livello.

“Lo ripete sempre, questo lavoro è favoloso, ma è pieno di studio e pressione. Daniele conosce il posto, sa gestire bene l'ambiente e anche la stampa. Lo sento parlare, sa come farlo”.

Ha parlato della vittoria della Roma in Europa League contro il Milan.

“Esatto, ha preparato la doppia sfida in maniera impeccabile dal punto di vista tattico e mentale. Questo perché è intelligente, serio e preparato. Ma anche perché ha avuto tanti allenatori forti dai quali ha imparato giocando.

“Ha preso qualcosa da loro e ha sviluppato il suo calcio. Lo spostamento a destra di El Shaarawy per bloccare Theo e Leao? Sorprendente e perfetto, e avrà ripensato a qualche mossa simile fatta in passato da alcuni dei suoi allenatori. Mi viene in mente Spalletti, per esempio.

Ha pesato sulle difficoltà di Allegri alla Juventus.

“È tornato alla Juve e questo lo so per certo, al 99% era sul punto di passare al Real Madrid. Per lui la Juve è importantissima.

“Tutto quello che è successo in società ha influito sulle scelte e sulle prestazioni della squadra, per questo sembra impossibile dare la colpa a Max per una prestazione non sempre esaltante.

“Allegri resta Allegri, uno dei più titolati e tanti club lo vorrebbero in panchina. Ha fatto il massimo fino ad ora e non credo che sia colpa sua se ci sono stati dei periodi negativi. Negli ultimi anni ha perso giocatori importanti”.

Infine, Pjanic ha parlato dei migliori giocatori che Allegri e la Juventus hanno perso negli ultimi anni, come Paulo Dybala.

"E non solo. Ronaldo, Chiellini, Mandzukic, Bonucci, Buffon. Paulo è uno dei giocatori che ho amato di più in campo, tra i più forti con cui ho giocato. E' tra i migliori tre del campionato, è un giocatore stratosferico.

“Lui sente il calcio, conosce il calcio, ci siamo capiti ad occhi chiusi. C'è una Roma con Dybala e ce n'è una senza, due squadre completamente diverse. Non solo per i gol, ma anche per le occasioni che crea.

“I suoi passaggi non sono mai noiosi e li fa ad occhi chiusi. Si diceva la stessa cosa della qualità tecnica e del talento quando la Roma aveva Totti. C'era una Roma con Checco e una senza.

“Spero che i proprietari facciano tutto il possibile per trattenerlo. Sento spesso Paulo, è molto contento della Roma e dalla Roma non fatico a capire".

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