Una figura chiave del Chievo Verona miracolo dei primi anni 2000 è stato il direttore sportivo Giovanni Sartori, che per poco non è riuscito a portare Didier Drogba in home di Romeo e Giulietta.

Gli "asini volanti" hanno fatto la storia tra la fine degli anni '1990 e l'inizio degli anni 2000 dopo essere saliti nelle divisioni inferiori per raggiungere la Serie A per la prima volta nella loro lunga storia.

Ci si aspettava che scendessero immediatamente in Serie B dopo la promozione, ma sono riusciti a scioccare molti sopravvivendo nella massima serie per cinque stagioni.

Nel 2002, ricorda Francesco Guerrieri di Calciomercato.com, il direttore sportivo del Chievo Sartori prese nota di un promettente ma relativamente sconosciuto attaccante ivoriano che giocava al Guingamp, Didier Drogba.

L'allora 24enne aveva realizzato solo tre gol in 11 partite di Ligue 1 a quel punto, ma Sartori era convinto del suo potenziale.

Il direttore sportivo del Chievo si è recato due volte in Francia per seguire personalmente Drogba e ha parlato con il presidente del club Luca Campedelli prima di contattare il Guingamp, chiedendo notizie dell'ivoriano e del suo prezzo.

La Ligue 1 voleva almeno 1 milione di euro per Drogba. Sartori torna a Campedelli e prova a convincerlo a investire, ma le cifre all'epoca sono troppo alte per il Chievo, che perde l'affare.

Un anno dopo, l'Olympique Marsiglia è emerso e ha pagato 3.3 milioni di sterline per l'attaccante ivoriano, che ha brillato per il club per un solo anno prima di partire per iniziare la sua storia con il Chelsea.

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