Fabio Capello e Arrigo Sacchi ritengono che Thiago Motta sarebbe un sostituto "ideale" di Stefano Pioli Milano, ma entrambi gli ex allenatori credono che ci sia una condizione per prendere l'ex Nazionale dell'Italia.

Ci credono gli ex allenatori del Milan Sacchi e Capello Bologna Il tecnico Motta sarebbe il sostituto ideale di Pioli a San Siro.

Il contratto di Motta al Dall'Ara scade in estate, mentre quello di Pioli con il Milan scade a giugno. Tuttavia, i giganti della Serie A hanno terminato le ultime due stagioni a mani vuote, quindi diverse fonti in Italia sostengono che Pioli sarà esonerato alla fine della stagione.

La Gazzetta ha chiesto a Capello e Sacchi se Motta si adatterebbe bene in rossonero.

“È uno dei miei preferiti. Ha esperienza in grandi club, grazie alla sua carriera da calciatore e ha fatto cose interessanti al Bologna. disse Capello.

“Anche lui è un ex centrocampista. Guarda i migliori allenatori del mondo; nel gruppo troverete Conte, Xabi Alonso, Ancelotti, Arteta, Allegri e Xavi. Hanno tutti qualcosa in comune, no? I centrocampisti hanno qualcosa in più. Potrebbe essere visione, senso di equilibrio o capacità di gestire attacco e difesa.

Vuol dire che sarebbe un buon candidato per i rossoneri?

“Sì, penso che sia pronto per il grande salto”.

Capello però ritiene che Motta debba fare una cosa se va al Milan.

“Deve capire dove sta lavorando. Ogni paese ha caratteristiche diverse. Alcune leggi non scritte devono essere conosciute”, ha osservato Capello.

“L'eredità di Guardiola è ancora chiara in Spagna. In Inghilterra i giocatori corrono e lottano anche se perdono 3-0, in Francia domina la fisicità. Deve capire come pensano i giocatori. In ogni nazione ci sono cose che puoi chiedere ai calciatori e ad altri che devono essere evitate”.

E se il Milan non trovasse Motta? Per chi dovrebbero andare?

"Un allenatore che conosce già l'Italia, uno come Fonseca".

Sacchi elogia anche Motta definendolo un allenatore “moderno, europeo e visionario”.

“Guarda Bologna. Ha dato uno stile di gioco entusiasmante a un gruppo di giocatori per lo più sconosciuti. In un Paese che punta sul singolo, ha trasmesso l’idea del collettivo”, ha detto il 78enne.

“Sarebbe l'ideale [per il Milan], ma a una condizione.

“Amo gli allenatori e voglio che siano messi nelle migliori condizioni. Qui al Milan non ho ancora capito la linea di comando.

“Non smetterei mai di dire che i successi partono sempre dalla società. Com’è strutturata Milano? Chi decide? Thiago Motta è l'ideale perché un allenatore che lotta per la Champions con il Bologna deve avere qualità superiori. Il Milan però deve accoglierlo con la disponibilità e la pazienza di cui ha bisogno un allenatore”.

 

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