Adrien Rabiot ha continuato a stupire Juventus, uno dei pochi momenti positivi visto che la squadra di Massimiliano Allegri è stata costretta ad un difficile 0-0 con Torino.

I bianconeri sono ormai da mesi in crisi, ottenendo appena due vittorie nelle 10 partite precedenti al Derby della Mole, continuando ad aumentare la pressione su allenatore e giocatori. Ci si aspettava una risposta forte nei confronti dei rivali, ma non è arrivata.

La Juventus ha mostrato tutte le sue solite frustrazioni e problemi mentre un Torino cauto ha lavorato duramente per conquistare un punto nel derby, anche cercando il rischio di strappare una vittoria in alcune occasioni, costringendo Wojciech Szczesny ad alcune parate. In retrospettiva, cosa abbiamo imparato dal Derby della Mole?

Rabiot centrale per la Juve

Uno degli aspetti più preoccupanti del pareggio dei bianconeri con i rivali è stato il centrocampo, dove il gioco era spesso impantanato, il che portava a movimenti frammentari e palle perse. Questa mancanza di controllo è stata una delle ragioni principali del risultato, ma non c'è colpa di un uomo: Rabiot.

Il francese ha lavorato incredibilmente duramente durante i 90 minuti per cercare di imporsi al centro del campo, completando 50 passaggi e prendendo 72 tocchi mentre cercava di avanzare. Non molla in difesa, realizzando cinque recuperi e tre respinte.

Cambiaso immaturità

Il 24enne talento italiano è stato uno degli aspetti positivi della stagione Juventus, ma purtroppo non è riuscito a esprimersi al meglio nel derby con il Torino, ricevendo un'ammonizione incredibilmente stupida e in generale non dando il massimo.

Pur essendo Cambiaso un giocatore importante per i bianconeri, la sua prestazione è un segnale che i tifosi devono evitare di mettergli troppa pressione. Ha anche faticato a limitare Mergim Vojvoda, il che è stato un po' preoccupante.

Scintilla di Yildiz

Federico Chiesa ha avuto un vero momento clou per la Juventus durante il derby, un cross basso iniziale per Dusan Vlahovic, il cui tiro risultante è rimbalzato sul palo. Quando fu portato fuori nel 65th minuto, Yildiz lo ha sostituito, alla sua quinta presenza consecutiva in campionato partendo dalla panchina.

Il 18enne ha realizzato una delle poche occasioni minacciose per la sua squadra nel 75'th minuto, costringendo Vanja Milinkovic-Savic a una parata di prova, e in generale è apparso brillante allo Stadio Olimpico Grande Torino. Considerando il pessimo stato di forma di Chiesa, è davvero il momento di concedere un'altra ripartenza a Yildiz.

2 pensieri riguardo “Tre cose imparate dallo 0-0 della Juventus contro il Torino”
  1. Sono davvero consentiti i commenti su questo sito???!!! Non chiedere alle persone di lasciare una risposta se non pubblichi quasi nessuna risposta. Sul serio, gente.

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