Secondo i rapporti, Milano Sono scossi dalla forte reazione dei tifosi alle voci su Julen Lopetegui e stanno rivalutando la scelta dell'allenatore, guardando Paulo Fonseca.

La Gazzetta dello Sport ha suggerito che i rossoneri si stavano avvicinando alla decisione di espellere Stefano Pioli a fine stagione e di inserire Lopetegui.

Tuttavia, la risposta dei sostenitori è stata così virulenta nel suo rifiuto, con conseguente tendenza #Nopetegui sui social media e perfino una petizione per bloccare le assunzioni, che era difficile ignorare.

Gianluca Di Marzio, esperto di trasferimenti di Sky Sport Italia Ora sostiene che il messaggio è arrivato e Gerry Cardinale sta riconsiderando l'idea di nominare l'ex allenatore di Real Madrid, Spagna, Siviglia e Wolverhampton Wanderers.

Il Milan guarda agli altri candidati

Gli amministratori delegati del Milan, Zlatan Ibrahimovic e Giorgio Furlani, sono stati invece invitati a rivalutare la candidatura di Fonseca, che sarà svincolato alla scadenza del suo contratto con il Lille, il 30 giugno.

Di Marzio però ribadisce che non c'è stato un avvicinamento con Antonio Conte – che sembra essere più vicino Napoli – oppure l’allenatore del Brighton e Hove Albion Roberto De Zerbi.

6 pensieri riguardo “Milano scossa dalla feroce risposta a Lopetegui”
  1. Niente contro Lopetequi che è un ottimo allenatore. Tuttavia, il problema qui è che queste persone chiamate proprietari lo sono
    scegliendolo perché vogliono un allenatore per cui costruire una squadra, che non abbia voce in capitolo, che
    Ecco perché non guardano Conte. Un club ambizioso dovrebbe cercare di rescindere il contratto con i grandi allenatori, pagando per il loro rilascio, non cercando un allenatore libero che controllerai

  2. Non so cosa sia più ridicolo…!
    Puntare su individui come Lopetegui e Fonseca in primis, o poi cambiare idea in base alla reazione dei tifosi. Questo ti dice molto. Che non sono né abbastanza forti né abbastanza convinti nemmeno nelle proprie decisioni.

  3. Conte è la scelta ovvia ma Cardinale vuole un yes man. È lo stesso dell'esonero di Maldini. Paolo ha una mente propria e dirà la sua. Questo proprietario non ha nemmeno fiducia nelle proprie scelte.

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