Ci sarà un minuto di silenzio prima di tutte le partite di Serie A questo fine settimana in onore di Carlo Mazzone, mentre gli omaggi si riversano ricordando le sue più grandi frasi, le corse sfrenate e quel legame con Roberto Baggio, Francesco Totti e Pep Guardiola.

Solo questo pomeriggio è arrivata la notizia che Mazzone era morto all'età di 86 anni, poche ore prima dell'inizio della stagione 2023-24.

Mazzone è stato un grande allenatore e ad oggi detiene il record di 797 presenze in panchina in Serie A, ma era anche un romano di nascita che non si è voluto trattenere, verbalmente o fisicamente.

Il suo incidente più famoso lo ha visto correre per tutta la lunghezza del campo gridare al Atalanta tifosi che lo insultavano da 90 minuti, proprio mentre il Brescia agguantava il gol del pareggio nel 3-3.

Proprio al Brescia ha lavorato per la prima volta con Baggio e Guardiola, stringendo un'amicizia che è rimasta fino alla sua morte, tanto che Guardiola ha chiamato personalmente per invitare Mazzone alla finale di Champions League nel 2019.

Totti è stato effettivamente lanciato nel Roma squadra di Mazzone su base regolare e ha rilasciato questa toccante dichiarazione.

“Padre, allenatore, insegnante. Semplicemente, Carlo Mazzone. Eternamente grato, signore.

Il suo modo di parlare in dialetto rigorosamente romanesco è stato per molti un aneddoto divertente, tra cui quello presentato oggi da Buffon.

“Il Parma era in vantaggio per 1-0 a 15 minuti dalla fine e io ho fatto una tripla parata per mettere al sicuro il risultato contro il Brescia. A fine partita Mazzone si è avvicinato e in mezzo alla gente ha detto: 'Buffon... cosa ti ho fatto per meritarlo?? Sembravi Lazzaro oggi... continuavi a rialzarti!'

“Carlo Mazzone rappresenta un'icona del calcio che mi ha catturato il cuore. La sua travolgente passione che si è riversata nei suoi team è stata davvero unica e irripetibile.

"La notizia della sua morte lascia un vuoto che non può essere colmato, ma il suo impatto rimarrà sempre".

Un altro dei suoi aneddoti più famosi è stato raccontato da Amedeo Carboni in attacco da terzino della Roma.

“Amedeo, a quante partite hai giocato?”

"350, allenatore."

"E quanti gol hai segnato?"

"Quattro."

“E allora dove cazzo credi di andare, Amedeo, torna in difesa!”

2 pensieri su “Omaggio e minuto di silenzio per la leggenda del Calcio Mazzone”

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