Igor Tudor sente la voglia di battere Juventus sabato le interruzioni li hanno prosciugati di energia sconfitta odierna per 2-0 nella semifinale di Coppa Italia, pero' c'è ancora il 2nd gamba per giocare."
L'allenatore aveva esordito sulla panchina dell'Aquile soltanto sabato, vincendo in extremis per 1-0 contro la Juve in Serie A, grazie ad un colpo di testa di Adam Marusic.
Diverso, invece, lo scenario a Torino che, all'andata della semifinale di Coppa Italia, perde per infortunio Mattia Zaccagni nei primi minuti.
Il tiro di Luis Alberto arriva sulla traversa, poi i bianconeri vanno in gol nella ripresa con Federico Chiesa e Dusan Vlahovic che si lanciano su passaggi filtranti intelligenti.
"Abbiamo fatto un buon primo tempo e un brutto secondo" ha confessato Tudor su Mediaset.
“Abbiamo dimostrato carattere venendo qui, ma c’erano giocatori che avevano ancora bisogno di tempo per adattarsi e hanno appena iniziato a lavorare con me. La Juve era diversa rispetto a tre giorni fa, sabato abbiamo consumato tante energie e probabilmente la fatica era eccessiva per noi. C’era un’enorme differenza nei livelli di forma fisica oggi, ho pensato, e questo si è visto nel secondo tempo”.
Tudor ha apportato diverse modifiche all'undici titolare che ha vinto nel fine settimana, anche se Luis Alberto e Ciro Immobile erano infortunati.
“Inoltre Patric e Zaccagni hanno avuto qualche problema di infortunio, Casale non ha dormito per due giorni perché ieri ha avuto un figlio, ma doveva entrare. Noi abbiamo perso intensità e la Juve ne ha approfittato. Può succedere, ma il risultato di 2-0 lascia comunque tutto aperto per il ritorno”.
Quando Tudor è subentrato a Maurizio Sarri durante la pausa per le Nazionali, gran parte della squadra era assente, quindi avverte che la trasformazione in 3-4-2-1 non darà i suoi frutti immediatamente.
“Su quattro tempi giocati contro la Juventus, tre sono stati ottimi. La Juve ha una mentalità diversa home, hanno giocatori da 100 milioni di euro e possono fare la differenza.
"Sapevamo fin dall'inizio che le caratteristiche di questi giocatori erano adatte a un certo stile, abbiamo bisogno di tempo per lavorare su ciò che non va e costruire sulle cose che funzionano".
Lazio Davvero non ho tempo in questo momento per lavorare su questi temi, visto che sabato c'è il Derby della Capitale contro i rivali cittadini Roma.
“All'inizio è un po' una full immersion, con queste due partite e poi il derby, ma magari dopo avremo la possibilità di fare qualche allenamento insieme.
"I miei ragazzi hanno dato il massimo oggi e c'è ancora il ritorno da giocare, vedremo cosa succederà".
La partita decisiva sarà allo Stadio Olimpico di Roma il 23 aprile e non vige la regola dei gol in trasferta, quindi la Lazio dovrà vincere con due gol netti per forzare i supplementari, tre per accedere alla Finale.